Dichiarate illegittime le requisizioni di “terre agricole e fertili”
Si è riaccesa la protesta dei contadini a Singur, in seguito al giudizio espresso dalla Corte Suprema di Delhi (in data 22.10.2007) in merito all’illegittimità di ricorrere alla motivazione del “pubblico interesse” per requisire terreni da destinare ad uso privato; e in ogni caso all’illegittimità di requisire “good agricultural land” (terre agricole e fertili). Un deciso colpo per l’amministrazione “comunista” di Buddhadev Bhattacharya e più ancora per la privata Tata Motors che con tanta arroganza aveva escluso qualsiasi opzione alternativa rispetto a quelle (e così contestate) requisizioni.
E un segnale di forte incoraggiamento per il KJRC (Comitato di difesa delle terre agricole) il cui portavocd Becharam Manna ha già annunciato manifestazioni di pubblica richiesta al Governo del Bengala occidentale, per la restituzione delle aree in contenzioso.
Secondo la definizione della Corte Suprema dell’India può definirsi “good agricultutal Land” qualsiasi area che “di medio livello di produzione, rispetto all’area agricola in cui è situata”. E come sappiamo i terreni requisiti di Singur producevano fino all’anno scorso dai 3 ai 5 raccolti all’anno – ovvero erano eccezionalmente fertile, anche rispetto all’eccellente media del verdeggiante Bengala,
Il verdetto della Corte Suprema dell’India è stato pronunciato per un contenzioso che riguardava vaste aree agricole e fertili minacciate dal progetto di uno stabilimento di trattori, nella regione del Punjab. Ma secondo l’Avvocato Arunava Ghosh, che sta assistendo i contadini di Singur, tale verdetto non potrà non avere qualche influenza presso l’Alta Corte di Kolkata, nella causa riguardante le terre agricole di Singur.
mercoledì 31 ottobre 2007
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